Un video tutorial per capire e utilizzare il portale telematico del “ReD“, ovvero Il Reddito di Dignità, misura d’integrazione al reddito per il contrasto alla povertà e per favorire l’integrazione sociale e l’inserimento lavorativo, destinato a tutte le persone e tutte le famiglie residenti in Puglia. Legacoop Puglia ha realizzato e diffuso in rete un video realizzato dopo il seminario informativo tenutosi nella sede barese di via Capruzzi (lo scorso novembre 2016), insieme alla Dirigente regionale programmazione sociale e integrazione socio-sanitaria, dott.ssa Annamaria Candela e il dottor Emanuele Pepe.
“Si tratta di uno strumento – spiega il presidente Legacop Puglia, Carmelo Rollo – che riteniamo sarà utile al sistema imprenditoriale pugliese per il miglior funzionamento possibile del Reddito di Dignità, realizzato e promosso dalla Regione Puglia. Un nostro contribuito concreto, come Movimento cooperativo, per la promozione di uno strumento che da mesi sta coinvolgendo le Istituzioni regionali e gli attori del partenariato. Con l’intento ambizioso di far aderire quante più imprese possibili alla manifestazione di interesse ad ospitare i tirocini e mettere a disposizione gli strumenti utili a facilitare l’invio della domanda stessa”.
Il ReD è il provvedimento con il quale la Regione Puglia, prima regione in Italia, ha realizzato una strategia di contrasto alla povertà fondata sul principio che per affrontare le necessità vanno condivise le problematiche e le conseguenti azioni necessarie. Un provvedimento che, finalmente, ha posto al centro dell’azione politica il  problema della povertà. Con il ReD si sta compiendo lo sforzo decisivo e profondo di aggregare tutte le forze attive della società pugliese nell’azione condivisa e partecipata di lotta al disagio e all’emarginazione sociale. La vera sfida che adesso deve essere raccolta dagli attori socio economici espressi dal territorio è quella di contribuire attivamente al rilancio del patto sociale, riscrivendolo nel perseguimento di un nuovo modello di welfare. In questo la sfida che la cooperazione deve raccogliere è quella di proporsi quale soggetto assolutamente protagonista nella comunità di appartenenza nel contribuire alla presa in carico, non assistenziale, dei nuclei famigliari che vivono situazioni di disagio socio economico concedendo loro l’opportunità di attivarsi per accedere ai mezzi che permettano il soddisfacimento dei bisogni primari. Tra i bisogni primari sicuramente c’è il lavoro, con la conseguente capacità di possedere un reddito, ma ci sono anche le cure sanitarie essenziali, l’istruzione, l’assistenza sociale, ed altre necessità primarie che insorgono nello svolgimento della vita quotidiana.
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