«Rehardwareing», con il supporto del comune di Bari, fa rinascere i pc grazie al progetto «Brand:Gnu», dedicato alla Città giovane dell’amministrazione barese. Obiettivo: valorizzare i rifiuti elettronici al fine di rispettare e superare le normative già in vigore attraverso il riutilizzo. L’attuatore del progetto è, appunto, la società cooperativa Rehardwareing, nata nel 2009: si occupa di servizi informatici hardware e software. Gestita da giovani cooperatori lavora con un semplice motto: “un computer, a basso costo, per tutti”. Un progetto, dunque, innovativo e che si sposa perfettamente con le finalità per cui è nata Rehardwareing: rigenerare strumenti informatici in stato di rottamazione, a prezzi contenuti, consentendo di ridurre il cosiddetto “digital divide”. Ovvero il divario digitale, tra chi ha accesso alle nuove tecnologie e chi no, che, ad oggi, è motivo di esclusione sociale. L’iniziativa è stata presentata, in conferenza stampa dal sindaco Michele Emiliano, dall’assessore all’Innovazione Mara Giampaolo e da Tommaso Romagno della cooperativa Rehardwareing. “Questa è un’iniziativa di cui sono particolarmente orgoglioso – ha dichiarato il sindaco Michele Emiliano -, perché attraverso Brand:Gnu potremo utilizzare fino all’estremo le risorse informatiche di cui dispone il Comune di Bari e contestualmente offrire un contributo concreto ai cittadini che non hanno un computer”. I pc sottratti alla discarica, dunque, consentiranno l’accesso all’universo digitale e alla rete a quanti abitualmente non hanno la possibilità di utilizzare mezzi informatici e navigare. I computer verranno testati e ricondizionati per poi essere distribuiti alle associazioni e agli enti che ne faranno richiesta: in stretta collaborazione con le circoscrizioni, infatti, dovranno presentare un progetto che sarà valutato ed approvato. Al termine del progetto, i cittadini partecipanti potranno ricevere gratuitamente i pc. Sono 106 i computer consegnati finora dal comune alla cooperativa, che ne ha rigenerati 46: su ogni computer sarà disponibile una serie di video-guide utili per imparare ad utilizzare i personal computer. Anche i cittadini che vogliano dismettere il proprio vecchio pc potranno donarlo al progetto Brand:Gnu: basterà compilare un modulo sul sito web http://brandgnu.comune.bari.it e accordarsi con la cooperativa per il ritiro o la consegna. Viceversa, per tutti i cittadini che non parteciperanno ai vari progetti, sarà possibile acquistare un computer rigenerato dalla cooperativa a un prezzo molto inferiore a quello di mercato (circa 50 euro) grazie alla convenzione stipulata con Rehardwareing e valida per tutti i residenti di Bari. Il materiale non recuperabile verrà affidato a ditte specializzate che si occuperanno della bonifica e dell’eventuale smaltimento in base alle normative vigenti, e nel pieno rispetto dell’ambiente. Su tutti i computer del progetto Brand:Gnu sarà installato solo software libero/open source, dal sistema operativo Lubuntu (una distribuzione linux basata su ubuntu) ai programmi in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli utenti: dalla scrittura di un documento o di un foglio di calcolo (LibreOffice) alla navigazione web (Firefox) e all’ascolto di musica o la visione di video (Audacius e Vlc). Una scelta perfettamente in linea con lo spirito del progetto perché consente ai cittadini di accedere liberamente alla conoscenza, prescindendo da tecnologie chiuse o da programmi proprietari. Il software libero, inoltre, rende gli utenti soggetti attivi dell’apprendimento grazie a un approccio didattico non più verticale ma partecipato, durante il quale ognuno mette a disposizione ciò che conosce e, nel frattempo, impara da chi gli sta accanto.]]>
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