Spazi Nuovi è tra le dieci cooperative in Italia e tra le due al Sud selezionate per accedere al programma sperimentale di affiancamento e accompagnamento allo sviluppo di progetti sostenibili delle cooperative, messo a disposizione da CoopFonf, con un plafond di risorse pari a 650mila euro.
Si chiama Bando Coop 2030 ed è il modo in cui CoopFond, il fondo mutualistico di Legacoop, ha deciso di aiutare le cooperative ad affrontare il cambiamento accelerato dal Covid 19 e per sostenerle nel riposizionarsi su sistemi produttivi ed organizzativi improntati allo sviluppo sostenibile ed in linea con l’Agenda 2030.
Il progetto presentato da Spazi Nuovi, cooperativa barese impegnata dal 1983 nel settore della salute mentale e del disagio psichico, che richiama l’agenda 2030 nella parte inerente al benessere fisico e mentale delle persone, è tutto orientato alla prevenzione, avendo tra i suoi obiettivi l’individuazione degli stati mentali a rischio nella fascia di popolazione compresa tra i 14 e i 24 anni.
Tra i primi impercettibili segnali di un disagio mentale e i primi sintomi, c’è un momento in cui, se l’intervento è tempestivo, si possono prevenire danni significativi agendo adeguatamente. Ed è proprio in questa fascia che si inserisce il progetto di Spazi Nuovi selezionato da Coop2030.
Selezione, accelerazione, sperimentazione, sviluppo, queste le quattro fasi previste dal programma di Coopfond. Avvenuta la selezione, l’accelerazione di 8 settimane prevede la
prototipazione del servizio da erogare. La terza fase di sperimentazione prevede l’erogazione stessa del servizio per un periodo di 18 mesi in cui lo psichiatra affiancherà i medici di medicina territoriale e i pediatri di libera scelta nel lavoro di intercettazione dei soggetti con stati mentali a rischio. All’approccio preventivo della prima fase segue una seconda fase con un approccio informativo e formativo del progetto in cui personale educativo organizzerà incontri in associazioni sportive, parrocchie, luoghi di aggregazione per informare sui possibili rischi a cui vanno incontro le nuove generazioni e su come affrontarli.
“Abbiamo pensato a luoghi di aggregazione informali – afferma il presidente di Spazi Nuovi, Giacinto Ferrante – per evitare lo stigma che spesso vanifica gli sforzi di educazione e informazione che il progetto si prefigge. Ora siamo pronti per la fase di start up, convinti che saremo in grado di dare un contributo importante in termini di prevenzione al riconoscimento di un disagio ancora molto frequente nelle nuove generazioni, aggravato dalla dimensione sociale azzerata dall’emergenza sanitaria”.