L’Italia? Un Paese dove i sentimenti dominanti sono disgusto, rabbia e tristezza. Ma anche un Paese che quando pensa al futuro, provando a scavalcare la paure, sogna una società rispettosa, sana ed equa. E nel quale sono quasi 1 milione i potenziali cooperatori, coloro che – davanti alle difficoltà in cui viviamo – immaginano per sé un domani come soci di una nuova cooperativa. Sono questi alcuni risultati che emergono dall’ultimo sondaggio che SWG ha realizzato per Legacoop in preparazione al 39° Congresso. Obiettivo: individuare un possibile posizionamento cooperativo a partire dallo status del Paese. Partiamo dunque proprio da qui. I sentimenti dominanti sono – come si accennava – disgusto (35%), rabbia (34%) e tristezza (30%). Seguono attesa e paura. Soltanto sesta la fiducia, che ottiene un risicato 11%. Uno stato d’animo basato, purtroppo, su realtà concrete: solo il 29% definisce la propria situazione in base al reddito familiare agiata (1%) o tranquilla (28%). Il 44% avverte difficoltà, il 17% fa fatica ad arrivare alla fine del mese, il 10% non ci arriva proprio e si sente povero. Un quadro che continua a far crescere la percentuale di coloro che credono che per cambiare le cose in Italia non bastino le riforme, ma sia necessaria una rivoluzione (44%, a pari merito con i riformisti). Ma questa rivoluzione o queste riforme dove dovrebbero portare? A una società più rispettosa (37%), sana (35%) ed equa (33%), moderna, giusta e sicura. I valori più importanti? Al primo posto l’onestà, con il 36%, seguono famiglia con il 28% e rispetto con il 24%. Subito sotto il podio il lavoro (22%), più staccate libertà (15%) e addirittura sicurezza (12%). Un mondo, quello ‘sognato’, assomiglia non poco a quello che i valori cooperativi possono contribuire a costruire. La riprova? Quando si chiede chi sarebbe disposto ad aprire un’impresa, rispondono in modo affermativo il 17% degli interpellati. Di questi quasi la metà manifesta una propensione per la forma cooperativa (7% del totale, con una quota di ‘non saprei’). Guardando quanti di costoro hanno davvero – in base alle altre risposte – un atteggiamento positivo verso la cooperazione, emerge che quasi 1 milione di italiani sono potenziali nuovi cooperatori effettivi. Un’opportunità importante non solo per la cooperazione ma per tutto il Paese. Fonte: Legacoop.coop]]>