Sperimentare, analizzare e promuovere progetti di innovazione sociale finalizzati a diffondere le buone prassi nei servizi socio sanitari ed educativi e di inserimento lavorativo di persone svantaggiate delle cooperative sociali di tipo B attraverso le clausole sociali. E’ questo l’obiettivo delle’accordo siglato tra l’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) e l’Alleanza delle Cooperative Sociali (Federsolidarietà – Confcooperative, Legacoopsociali e Agci Solidarietà): un protocollo d’intesa per promuovere il raccordo e le comunicazioni tra il sistema dei Comuni e quello della cooperazione: una vera e propria alleanza per il welfare. Promuovere collaborazioni basate sul principio di sussidiarieta’, attraverso l’elaborazione e la promozione di linee guida relative ai rapporti tra pubbliche amministrazioni e cooperazione sociale. Questi, si legge in una nota, i temi al centro dell’intesa. ”Questo Protocollo – ha dichiarato il  Sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, e Componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Anci – segna un punto di partenza importante per il territorio e da subito ci impegneremo per organizzare delle presentazioni a livello regionale per diffonderne la mission”. “Pensiamo, infatti – ha proseguito – che a partire dall’esigenza impellente di ricostruire un modello di welfare più aderente a quelli che sono i bisogni reali della popolazione, sia fondamentale la sinergia tra il mondo dei Comuni e quello delle cooperazione sociale. I temi primari di questo accordo puntano su un maggiore coinvolgimento del mondo della cooperazione sociale che può assumere un ruolo vitale in ambiti storicamente diversi da quelli in cui ha lavorato: dalla rigenerazione urbana, al lavoro di animazione di progetti tesi alla riefficientazione energetica nelle citta’, alla costruzione di comunità accoglienti”.   ”’Oggi le cooperative sociali e i Comuni – ha aggiunto il portavoce dell’Alleanza delle cooperative Sociali e presidente di Federsolidarietà, Giuseppe Guerini – sono in prima linea nel fronteggiare le ricadute della crisi sui cittadini e nel garantire il welfare territoriale e i livelli essenziali di assistenza, investendo su modelli innovativi di gestione dei servizi. Le politiche di riduzione della spesa vanno nella direzione opposta a quella che servirebbe per implementare un modello di federalismo democratico, Stato sussidiario e welfare delle responsabilita’. Con questo Protocollo vogliamo favorire la sperimentazione di forme di gestione innovative del welfare e promuovere scelte più efficaci ed efficienti attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini”.]]>